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Progetto ENA
Eco design per la nautica

AZIONE 2: SVILUPPO

Azione 2.1

 

2.1    Obiettivo dell’azione 2.1  è l’indagine relativa al fenomeno dell’inquinamento nell’ambiente di lavoro e la valutazione del rischio derivante per gli operatori durante le fasi di produzione di una imbarcazione in composito a partire dalla realizzazione delle strutture fino all’esecuzione dell’allestimento.
    Si è proceduto con una indagine preliminare conoscitiva che nello specifico può essere così riassunta:
1.    Individuazione, raccolta ed esame della normativa nazionale ed europea in merito alle tematiche oggetto dell’azione
2.    Indagine conoscitiva sulle specifiche attività di produzione delle imbarcazioni, rivolta alla cantieristica che produce imbarcazioni in composito, vetroresina (GFRC Glass Fiber Reincorced Composite) e carbonio-resina (CFRC Carbon Fiber Reinforced Composite).
3.    Individuazione, raccolta e descrizione del percorso produttivo (fasi e cicli) dei siti operativi di produzione nautica riferita alle imbarcazioni in composito, compreso la definizione degli scenari operativi al fine di meglio individuare e definire le sorgenti delle sostanze inquinati e le sostanze inquinanti per valutare poi il rischio chimico per glio operatori.
4.    Individuazione ed elencazione delle sostanze inquinanti specificatamente riferite ai diversi scenari operativi.
5.    Individuazione e descrizione delle metodologie di campionamento ed analisi delle sostanze inquinanti individuate (Tre macro gruppi : Sostanze organiche volati, materiale particolato, solidi fibriformi)
6.    Individuazione, definizione ed incidenza dei fattori che regolano il fenomeno dell’inquinamento.
Si è proceduto poi ad seconda fase, propedeutica, che introduce allo sviluppo sperimentale delle fasi 2.4 e 3.1:
mediante la raccolta e l’analisi di monitoraggi già realizzati in sito pressoi cantieri nautici diportistici del bacino marchigiano ed analizzati in laboratorio, sulle sostanze inquinanti individuate nella prima fase, punto 4.
    Dall’analisi preliminare e dalla raccolta dei dati relativi ai  monitoraggio già svolti è emerso come la problematica dell’inquinamento si rilevate all’interno dei cantieri navali in cui spesso si riscontrano valori di inquinamento relativi a sostanze organiche volatili, nello specifico Stirene al di sopra del limite di legge. Da qui l’esigenza di intervenire con materie prime innovative meno inquinanti o sulle fasi di lavorazione.
    Oltre a ciò è emerso come molteplici siano i fattori che incidono sull’inquinamento: la variabilità spazio temporale, la temperatura, gli scenari di lavorazione e i fattori al contorno.  
Di fondamentale importanza è stata anche l’individuazione degli apparati, metodiche di campionamento ed analisi delle sostanze inquinanti che ci permettono di avere un dato finale rappresentativo della reale situazione all’interno degli ambienti di lavoro

Le attività svolte all’interno di questa azione sono state riportate ed approfondite in 10 Report, in cui si trova tutto il materiale prodotto per la realizzazione di questa azione:

Report 1 - Riesame aspettative Pianificazione
Report 2 - Normativa e Direttive
Report 3 - Fasi
Report 4 - Cicli
Report 5 - Scenari
Report 6 - Sostanze inquinanti
Report 7  - Fattori che possono influenzare l’inquinamento all’interno degli ambienti di lavoro
Report 8 – Strumenti e metodiche per l’Esecuzione dei Monitoraggi
Report 9 – Esperienze pregresse
Report 10 – Presidi Personali

Azione 2.2

Abstract report Azione 2.1

2.1     L’azione 2.2 ha come obiettivo la raccolta di dati di tipo quali-quantitativo riguardanti scarti e sfridi provenienti dal settore manifatturiero della nautica diportistica. Nel contesto del progetto “ENA”, l’ attenzione è pertanto rivolta ai peculiari rifiuti derivanti dal ciclo produttivo tipico delle imbarcazioni in materiale composito.
La suddetta azione prevede, allo stesso tempo, un’ indagine conoscitiva dei sistemi di gestione e raccolta rifiuti attualmente implementati presso i cantieri del settore di riferimento, allo scopo di individuare, ove possibile, opzioni di:

  • prevenzione/minimizzazione nella produzione degli scarti e degli sfridi (cosiddetta “riduzione alla fonte”);
  • recupero degli scarti e degli sfridi comunque prodotti mediante loro reimpiego diretto o possibile trasformazione in semilavorati da reintrodurre nei processi produttivi;


        In una prima fase Si è proceduto con:
Il riesame delle aspettative degli obiettivi specifici;

  • Raccolta ed esame della normative direttive europee, nazionali, regionali in materia di gestione di rifiuti;
  • Elaborazione dati qualitativi (codici CER) e quantitativi disponibili in materia di rifiuti per il settore nautico della Regione Marche, con riferimento al quadriennio 2006-2009;
  • Elaborazione dati qualitativi (codici CER) e quantitativi inerenti i rifiuti prodotti dall’azienda partner realizzatrice del prototipo, con riferimento al quadriennio 2006-2009 ;
  • Descrizione e caratterizzazione (anche mediante materiale fotografico) dei siti operativi dell’azienda partner;
  • Descrizione dettagliata (anche mediante materiale fotografico) del ciclo produttivo di un’ imbarcazione in composito;
  • Descrizione dettagliata (anche mediante materiale fotografico) degli scenari caratteristici del ciclo produttivo di un’ imbarcazione in composito;
  • Analisi merceologica dei rifiuti specifici della cantieristica da diporto;
  • Raccolta documentazione tecnica (TDS) e sanitaria (SDS) dei materiali utilizzati durante il ciclo produttivo di un’ imbarcazione in composito. Attribuzione di possibili codici CER ai suddetti materiali, qualora pensati come scarti.

    
    In una seconda fase si è proceduto con:
    

  • Analisi quali-quantitativa dei dati in materia di rifiuti presso aziende della filiera;


    Le attività sopraelencate si sono attuate attraverso

  • Sopralluoghi presso i siti produttivi del cantiere-partner;
  • nterfacciamento continuo con personale del servizio protezione e prevenzione (RSPP) impiegato presso l’azienda partner realizzatrice del prototipo;
  • Reperimento ed elaborazione dati ambientali MUD presso ARTA Marche-Servizio catasto regionale rifiuti e presso azienda-partner


L’analisi dettagliata delle varie tipologie di scarto ha evidenziato, sia a livello regionale che per l’ azienda caso di studio una considerevole presenza:

  • dei rifiuti da imballaggio (“15”);
  • di scarti del legno (“03”);
  • di rifiuti dei processi chimici organici (“07”);
  • di rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di rivestimenti adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa (“08”);


Merita certamente attenzione la macrocategoria CER “10”; è doveroso infatti precisare che confluiscono in essa i rifiuti corrispondenti al codice “101103 (fibra di vetro)”, di specifico interesse all’ interno del Progetto “ENA”. La macrocategoria CER “10” è presente per alcuni anni con una buona percentuale, ma a volte sembra ridursi fino a scomparire del tutto ed inspiegabilmente.  
Certamente rilevante è stata anche la constatazione della mancanza di un codice CER, all’interno del catalogo europeo dei rifiuti, che identifichi univocamente gli scarti in fibra di carbonio
Le attività svolte all’interno di questa azione 2.2 sono state riportate ed approfondite in 8 Report, in cui si trova tutto il materiale prodotto per la realizzazione di questa azione:

Report 1 - Riesame aspettative e Pianificazione
Report 2 - Normative e Direttive
Report 3 - Rifiuti Nautica Marche
Report 4 - Aggregazione Dati CAMM
Report 5 - Siti operativi descrizione e caratterizzazione
Report 6 - Percorso produttivo Cicli produttivi
Report 7 - Scenari ed evidenze rifiuti
Report 8 - Requisiti merceologici

Azione 2.3

2.3 L’azione 2.3 ha come obiettivo l’individuazione dell’indirizzo di base per l’accesso “for   all” delle imbarcazioni da diporto, l’individuazione delle barriere e degli ostacoli per l’accesso ai disabili e l’individuazione dei criteri primari per il design del prototipo.
Si è proceduto con le seguenti attività:

  1. Disamina delle disabilità. Analisi e valutazione in riferimento al progetto ENA.
  2. Realizzazione del format – scheda A -per l’indagine relativamente alle difficoltà di mobilità, dei comportamentali e dei limiti sensoriali. Standard di riferimento.
  3. Realizzazione del format – scheda B - per l’indagine relativamente alle barriere architettoniche presenti sulle imbarcazioni, sulla mobilità necessaria sulle necessità di accesso.
  4. Ricerca fonti, programmazione e pianificazione incontri.
  5. Indagine e monitoraggio info Scheda A.
  6. Indagine e monitoraggio info Scheda B.
  7. Analisi e valutazione dei dati con riferimenti propedeutici al progetto dell’imbarcazione.
  8. Considerazioni finali, indirizzo di fondo, criteri per il progetto dell’imbarcazione.

Si sono condotte Indagine presso costruttori, skipper, club nautici, e incontri con promotori di esperienze di vela-terapia, incontri con persone disabili che hanno esperienza di navigazione.
    Si sono individuati i criteri di base per il design dell’imbarcazione, oltre che un indirizzo di fondo sui soggetti con disabilità a cui è possibile formulare la proposta di partecipazione attiva alla navigazione.
Le attività svolte all’interno di questa azione 2.3 sono state riportate ed approfondite in 4 Report, in cui si trova tutto il materiale prodotto per la realizzazione di questa azione.

Report 1- Sviluppo delle attività - Sviluppo attuativo.
Report 2 - Disabilità, disamina. Premesse all’azione 2.3 del progetto ENA
Report 3 - Disabilità, considerazioni propedeutiche al progetto
Report 4 -Analisi monitoraggio. Indirizzi e criteri. Propedeutica al progetto

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