Report 1 “Riesame aspettative Pianificazione” è relativo alla pianificazione del lavoro da svolgere.
Il Report 2 “Normativa e Direttive” raccoglie ed esamina le direttive europee, la normativa nazionale in materia di inquinamento negli ambienti di lavoro.
ll report R3 “Descrizione delle fasi” esplicita i contenuti che delineano il percorso realizzativo della imbarcazione in un cantiere nautico.I primi 2 capitoli, introduttivi, forniscono la definizione di cantiere nautico e di fase realizzativa con l’intento di individuare elementi distintivi e l’approccio ordinato alla realizzazione dell’imbarcazione.Di seguito, attraverso 18 schede per altrettanti fasi, si danno descrizioni sintetiche ma sostanziali di ciascuna di esse. Nella scheda compare una nota che indica in quale tipologia di imbarcazione la fase realizzativa è presente.Le fasi sono suddivise in tre insiemi: Progetto - Produzione strutture - Allestimento.L’ultima scheda, la n°18 è riassuntiva delle attività di navigazione.Le fasi considerate sono le seguenti:01 Ideazione e disegno. 02 Progetto: elementi di pescaggio, assetto, stabilità. Verifica sperimentale. 03 Progetto: strutture ed elementi infrastrutturali. 04 Progetto: strutture di complemento (appendici) ed accessori. 05 Progetto: sviluppo piano velico e strutture di complemento. 06 Progetto: modelli in scala. 07 Progetto: volumi e spazi interni (piano di allestimenti di coperta). 08 Progetto: impianti, motorizzazione e strumentazioni. 09 Progetto: modelli e modellazione. 10 Progetto: stampi e stampaggio. 11Produzione: realizzazione dei modelli. 12 Produzione: realizzazione degli stampi. 13 Produzione: realizzazione delle stampate. 14 Produzione: assemblaggio e allestimento base. 15 Produzione: impiantistica e strumentazioni. 16 Produzione: allestimento.17 Produzione: carrozzeria e finiture. 18 Collaudi e prove di navigazione. Le schede saranno utilizzate per l’handbook finale della ricerca-progetto.Il report R4” Descrizione dei Cicli Operativi” ridefinisce nel capitolo introduttivo i termini che contraddistinguono le pratiche produttive, cicli e processi. Il ciclo implica una attività in cui sono maggiormente coinvolti materiali, operatori, attrezzature, impianti; il processo implica una attività in cui, all’interno del ciclo lavorativo, sono preponderanti l’aspetto chimico fisico e temporale, ad esempio: all’interno del ciclo di laminazione il processo di maturazione o polimerizzazione del composito rinforzo – matrice. La progettazione di cicli e processi conduce ad un capitolato tecnico e la attuazione corrispondente i requisiti in esso declinati conduce alla realizzazione dell’imbarcazione in conformità. Il report raccoglie in forma di schede cicli e processi tra i più attinenti agli obiettivi del progetto: miglioramento del bilancio energetico, riduzione delle emissioni, gestione dei rifiuti, elencando le attività o pratiche attuative solitamente previste ed in uso.Esse sono attinenti a:01 Realizzazione dei modelli in legno o carpenteria lignea. 02 Realizzazione dei modelli con fresatura CNC 3 o 5 assi (od a blocchi). 03 Realizzazione degli stampi su modello. 04 Realizzazione degli stampi di complemento. 05 Realizzazione delle stampate HLU, scafo, coperta, sovrastrutture. 06 Realizzazione delle stampate HLU, infrastrutture inside. 07 Realizzazione delle stampate HLU, strutture ulteriori out-side. 08 Realizzazione delle stampate IP, scafo, coperta. 09 Realizzazione delle stampate IP, strutture ulteriori out-side. 10 Assemblaggio e allestimento base. 11 Carrozzeria strutture scafo e sovracoperte. 12 Carrozzeria componenti strutturali minori e componenti di arredo.Le schede saranno utilizzate per l’handbook finale della ricerca-progetto.
Il report R5 “Descrizione degli Scenari Operativi” è dedicato ad individuare e definire l’ambientazione e l’organizzazione con cui si attuano cicli e processi per la produzione dell’imbarcazione. Il report premette un capitolo sulla definizione di scenario operativo, ricordando che ci sono fattori che influenzano l’insorgere di sostanze inquinanti e quindi la misurazione del fenomeno così come ci sono elementi significativi altrettanto determinanti il fenomeno.Attraverso schede specifiche il report individua e descrive 16 scenari utili all’indagine ed al monitoraggio per il tema sviluppato dal progetto sulle sostanze inquinanti.Le schede si riferiscono a:01 Gelcoatatura a mano dello stampo sul modello, strutture di grande dimensione: geometrie non complesse. 02 Gelcoatatura a spruzzo della stampata sullo stampo, strutture di grande dimensione: geometrie non complesse. 03 Gelcoatatura a pennello della stampata sullo stampo, strutture di piccole dimensione: geometrie non complesse. 04 Laminazione scafo fisso. Laminazione HLU compatta a spessore. Laminati HLU sandwich. 05 Laminazione scafo basculante. Laminazione HLU compatta a spessore. Laminati HLU sandwich. 06 Laminazione coperta, vassoio, grandi superfici. Laminazione HLU compatta a spessore. Laminati sandwich. 07 Laminazione di casse (struttura). Laminazione HLU compatta a spessore. 08 Laminazione strutture di piccole dimensioni e geometrie complesse. Laminazione HLU. 09 Laminazione madieri e longitudinali, strutture di ausilio di uno scafo. Laminazione HLU. 10 Taglio e preparazione delle “pezze” dei tessuti e mat di rinforzo. 11 Assemblaggio, preparazione delle strutture (elementi) da assemblare. 12 Finitura esterna (coating e re-coating). 13 Laminazione per infusione di scafo o coperta od altre strutture di notevoli dimensioni, prima parte: gelcoatatura, stesa skincoat.14 Laminazione per infusione, seconda parte: stratificazione a secco, stesa sacco vuoto e infusione (strutture in composito compatto). 15 Laminazione per infusione, seconda parte: stratificazione a secco, stesa sacco vuoto e infusione (strutture in composito sandwich). 16 Laminazione per infusione terza parte: processo di infusione sia per strutture in composito compatto che per strutture in composito sandwich.Le schede saranno utilizzate per l’handbook finale della ricerca-progetto.
Nel report R6 “Sostanze inquinanti”, si elencano e si descrivono le sostanze inquinanti significative per gli scenari e i cicli ed i processi produttivi considerati nel progetto, indicando le sorgenti, i fattori di rischio per la salute degli operatori e per l’ambiente, riportando riferimenti elementari di chimica, ed altre informazioni ritenute utili.I processi lavorativi considerati sono:la stesa a spruzzo airless la distribuzione (colata) mezzo pompante la colata (o versamento o travaso) la stesa (a mano) con rullatura (rullo a pelo corto o altro equivalente) la stesa con spatola la stesa a spruzzo con aerografo la carteggiatura meccanica e manuale la lucidatura meccanica e manuale la stesa con pennello, la stesa con racla o spatola dentellata, la stesa con estrusore; il taglio con seghetto alternativo, il taglio con sega a nastro, il taglio con cesoia per rinforzi a fibra minerale od altra fibra, la spazzolatura. Le sostanze inquinanti considerate sono di tre tipologie: aeree, polverulente e fibriformi.Ovvero:Sostanze gassose. 01 Stirene monomero e monomeri isomeri. 02 Epicloridrina. 03 Ammine. 04 Metalacrilato di metile monomero e monomeri isomeri. 05 Isocianati alifatici. 06Isocianati aromatici difenilmetano 4,4’diisocianato (MDI) poliuretani. 07Acetone. 08 Altri solventi.Sostanze polverulente. 09 Compound di poliestere saturo, quarzo-silice Compound di poliestere saturo, filler, pigmenti. 10 Compound di polimero epossiamminico, carbonio e/o aramidica Compound di polimero epossiamminico, vari filler e pigmenti. 11 Espanso Polivinicloruro. 12 Espanso Poliuretano.Sostanze fibroformi. 13 Fibre di vetro. 15 Fibre di carbonio. 16 Fibre in aramidica. 17 Fibre di vetro e di roccia.Per completezza del lavoro eseguito, questo capitolo avrà una appendice dopo l’azione 2.4 e la realizzazione del prototipo qualora altre sostanze non citate nell’elenco a seguire, saranno nel frattempo individuate.Le schede saranno utilizzate per l’handbook finale della ricerca-progetto.
Il report R7 “Fattori che possono influenzare l’inquinamento all’interno degli ambienti di lavoro” raccoglie i dati relativi allo studio ed alla definizione dei fattori che influenzano l’inquinamento, fattori relativi alla sorgente (caratteristiche) e fattori relativi allo scenario (ambiente, ecc.) Una ampia parte del report è dedicato alle sostanze volatili, con una premessa che inquadra i medesimi e distingue le sostanze volatili solventi e diluenti intesi tradizionalmente dal monomero stirene (e similari).I capitoli di approfondimento riguardano:Variabilità spazio temporale della concentrazione dell’inquinante Temperatura ( stagionalità) Scenario di lavorazione Fattori al contorno.Il capitolo 5 sviluppa alcune conoscenze sugli inquinanti particolato (polverulento) e fibre.Nel report sono citati riferimenti a normative ed a pratiche in uso, mentre parte delle conoscenze derivano da esperienze di ricerca effettuate dalla Università di Urbino in tempi recenti.I contenuti del report R7 sono propedeutici al proseguimento delle azioni 2.1 ed in particolare 2.4, così come i report R3, R4, R5, R6, R8.
Il report R8 “Strumenti e metodiche per l’Esecuzione dei Monitoraggi” delinea i criteri e la pratica applicativa per il monitoraggio delle sostanze inquinanti. I primi tre capitoli mette a confronto alcune metodi usualmente impiegate.Mentre i successivi tre capitoli entra nel merito delle procedure per i monitoraggio delle sostanze volatili (capitolo 4) delle sostanze particolate (capitolo 5) delle sostanze fibriformi (capitolo 6).Le tematiche riportate nell’ R8 sono quindi:01 Campionamento passivo con Radiello di composti organici volatili (COV). 02 Metodica analitica GC-MS dei campioni prelevati. 03 Sul campo: scelta della tipologia, dei tempi e del numero di campionamenti passivi. 04 Sistema di monitoraggio in continuo per il rilevamento dello Stirene 05 Campionamento e caratterizzazione dei materiali particolati (PM). 06 Campionamento ed analisi dei solidi fibriformi (fibre).Altri contenuti raccolti ed ordinati relativi a norme ed a direttive sull’argomento dell’azione 2.1 sono riportati nel report R2 “Normative e Direttive Nazionali ed Europee”.Nell’handbook finale le pratiche adottate saranno redatte in forma di schede specifiche.
Il report R9 “Raccolta ed esame di esperienze pregresse di monitoraggio delle sostanze inquinanti nelle attività produttive, utili per le indagini previste nelle azioni 2.4 e 3.1” raccoglie gli esiti e li espone in modo ordinato di esperienze di monitoraggio di sostanze inquinanti nel settore nautico, in particolare in un cantiere di produzione di imbarcazioni velieri, quindi assimilabili al cantiere che produrrà il prototipo.Lo scopo è quello di avere dati storici di confronto.Le indagini di riferimento interessano sia le sostanze volatili che le sostanze particolati (polverulente).
Il report R10” Dispositivi di protezione individuali (DPI)” è il primo step relativo ai presidi personali, inseriti nel progetto ricerca come ausili per la riduzione del rischio chimico per gli operatori. Esso si riferisce in particolare alla azione 2.1.2.I Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), come recita art. 74, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n.81, sono quelle attrezzature destinate ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.La legge prevede inoltre che i DPI vadano utilizzati ogni qual volta non sia possibile eliminare il rischio, quando sono già state adottate le misure tecniche preventive e/o organizzative di protezione collettiva.I capitoli redatti sono 3 ed i temi sono i seguenti:01 Scelta dei DPI nell’ambito del progetto. ENA 02 Dispositivi per la protezione delle vie respiratorie. 03 Ulteriore affinamento della scelta.
I contenuti del report R11 sono propedeutici per il proseguimento della ricerca in particolare delle azioni 2.4 e 3.1.