Progetto ENA e riduzione del rischio chimico.
Nell’ambito della riduzione del rischio chimico il progetto ENA ha voluto indagare il fenomeno dell’inquinamento dell’ambiente del lavoro, diffuso o confinato, e valutare il rischio derivante per gli operatori durante le fasi di produzione di una imbarcazione in composito a partire della realizzazione delle strutture fino all’esecuzione dell’allestimento.
Ciò individuando e raccogliendo in modo sistematico le conoscenze, verificando metodicamente e strumentalmente mediante monitoraggi il fenomeno di inquinamento dovuto a : materiale particolato (PM), solidi fibriformi (fibre), composti organici volatili (COV).
La loro determinazione permette di avere un quadro completo del fenomeno dell’inquinamento nel campo della filiera cantieristica diportistica da sempre molto articolata.
Si è condotta una indagine e una successiva analisi degli elementi inquinanti valutando la rilevanza dell’inquinamento degli ambienti di lavoro attraverso la totalità dei fattori responsabili e quindi l’incidenza e l’interferenza dei medesimi sul complesso fenomeno di inquinamento ambientale riscontrabile nei siti produttivi della cantieristica diportistica;con il supporto di verifiche strumentali con ampio spettro temporale, secondo gli scenari riconducibili alle diverse fasi lavorative.
La prima indagine conoscitiva relativa a:
specifiche attività di produzione delle imbarcazioni, rivolta alla cantieristica che produce imbarcazioni in composito, vetroresina (GFRC Glass Fiber Reincorced Composite) e carbonio-resina (CFRC Carbon Fiber Reinforced Composite); l’individuazione e la raccolta e descrizione del percorso produttivo (fasi e cicli) dei siti operativi di produzione nautica riferita alle imbarcazioni in composito, compreso la definizione degli scenari operativi al fine di meglio individuare e definire le sorgenti delle sostanze inquinati e le sostanze inquinanti per valutare poi il rischio chimico per gli operatori; nonché l’individuazione e la descrizione delle metodologie di campionamento ed analisi delle sostanze inquinanti individuate; l’individuazione, dei fattori regolano il fenomeno dell’inquinamento e la loro incidenza;
ha permesso di procedere ad una seconda fase propedeutica allo sviluppo sperimentale del progetto ENA.
La seconda fase ha previsto l’analisi e la raccolta dei dati relativi ai monitoraggio svolti, dai quali è emerso come molteplici siano i fattori che incidono sull’inquinamento: la variabilità spazio temporale, la temperatura, gli scenari di lavorazione e i fattori al contorno; inoltre si è evidenziando come la problematica dell’inquinamento sia rilevate all’interno dei cantieri nautici in cui spesso si riscontrano valori di inquinamento relativi a sostanze organiche volatili, nello specifico Stirene al di sopra del limite di legge. Da qui l’esigenza di intervenire con materie prime innovative meno inquinanti o sulle fasi di lavorazione secondo criteri di eco-compatibilità.
A favore di un minor inquinamento il progetto ENA si avvale di strumenti quali: a) utilizzo di nuovi materiali con minor emissione di sostanze chimiche; b) nuovi impianti, attrezzi e dispositivi per il controllo delle emissioni, il flusso e l’asportazione delle emissioni; c) di nuovi indumenti e dispositivi per la protezione individuale; d) certificazione delle nuove tecniche/ tecnologie e pratiche innovative a favore di un minor inquinamento chimico del ciclo produttivo delle imbarcazioni da diporto.
Come risultato finale si avrà un utile guida contenente degli indirizzi specifici e complessivi di riferimento per il settore nautico per migliorare sia, l’impatto ambientale durante la produzione di imbarcazioni, sia per una significativa riduzione delle emissioni e dispersione nell’ambiente di elementi inquinanti; ottenendo un miglioramento della qualità degli ambienti di lavoro, una tutela maggiore degli operatori del settore e una conseguente riduzione del rischio chimico.